Introduzione Liuteria Narrata

Liuteria Narrata: Un Dialogo tra Liutai e Interpreti

Negli ultimi anni si è portata grande attenzione alle forme di creatività condivisa e di cooperazione in campo musicale. Sono sempre più frequenti le interazioni creative che danno origine a nuovi brani e pertanto si parla molto spesso, in diversi contesti, della collaborazione tra compositori e di quella tra compositori ed esecutori. 

È più raro invece che si parli di quella particolare interazione incentrata sulla creazione non di un brano o di una nuova testualità musicale, quanto della materia sonora in sé, ovvero della collaborazione tra esecutore e liutaio.

Il Progetto Liuteria Narrata

L’esperienza di Liuteria Narrata nasce dal rapporto di amicizia e cooperazione tra due liutai, Umberto Cevoli e Marco Golfieri, e un interprete, Leonardo De Marchi, accomunati da una forte passione per la liuteria chitarristica storica.

Alla base c’è il desiderio di costruire nuove chitarre che catturino le caratteristiche sonore e funzionali di alcuni importanti strumenti del passato, coniugandoli con le esigenze di versatilità richieste dall’esecutore di oggi. A questo obiettivo si unisce la volontà non solo di far conoscere al pubblico gli strumenti nati grazie a questa collaborazione, ma di aprire il mondo della liuteria chitarristica alla dimensione della divulgazione.

Interpretazioni Moderne di Chitarre Storiche

È impossibile ricreare perfettamente il suono e la funzionalità di uno strumento già esistente: troppe sono le variabili in gioco nel processo di costruzione, troppe le considerazioni che lo possono influenzare e troppe, infine, le sfumature che rendono diversi tra loro i legni utilizzabili, anche se provengono dalla stessa pianta. Liuteria Narrata quindi non racconterà la costruzione di copie esatte di chitarre storiche, ma di interpretazioni moderne informate e consapevoli. Ogni interpretazione, pur nel rispetto degli originali, se ne discosta in parte per adattarsi, ad esempio, alle diverse corde in commercio oggi, alla diversa disponibilità delle essenze lignee, alle esigenze di un mestiere, quello dell’interprete, diverso da com’era un secolo fa. Le interpretazioni sono quindi in tutto e per tutto figlie dei tempi di oggi e rappresentano il tentativo di rendere attuali delle suggestioni costruttive e sonore apparentemente distanti nel tempo.

Inizieremo a documentare la costruzione di una nuova chitarra che si ispira dichiaratamente alla scuola di Barcellona, ovvero a quella linea di sviluppo della liuteria che agli inizi del Novecento raccolse le influenze estetiche dello stile art-déco, spingendo l’organologia chitarrista verso nuove ed entusiasmanti frontiere. Siamo stati folgorati, in particolare, dall’incontro con le chitarre di Francisco Simplicio (1874-1932). Ci hanno colpiti il loro suono avvolgente e suadente e la straordinaria perizia della loro lavorazione sul piano strettamente ebanistico, tutti aspetti che hanno pochi eguali nella storia della liuteria chitarristica. La nostra ispirazione nasce dallo studio approfondito di due specifici strumenti:

  • la n. 240 del 1929, cui ci rifaremo sul piano visuale e delle decorazioni; 
  • la n. 288 del 1930, ovvero lo strumento del quale abbiamo apprezzato maggiormente le caratteristiche sonore e di funzionalità.

Liuteria Narrata e TouchTheSound project

L’incontro dal vivo con uno strumento è sempre il modo migliore per apprezzarlo: TouchTheSound project nasce seguendo questa suggestione e favorisce le occasioni di prova e confronto in presenza. Con Liuteria Narrata proveremo a integrare la prospettiva di TouchTheSound. 

Parole e immagini non sostituiscono la prova e l’ascolto di persona, ma cercano di fissare e di rendere disponibili anche a distanza di tempo le suggestioni più profonde dell’incontro con gli strumenti storici. In questo senso, Liuteria narrata contribuisce a cristallizzare e a rendere comunicabile l’esperienza alla base di TouchTheSound project.

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